"Sono stati cinque giorni straordinari": così Claudio Sanita, esponente di uno dei comitati No Tav-Terzo Valico, commenta il lungo presidio allestito a Moriassi, una frazione di Arquata Scrivia, per impedire l'esproprio delle aree destinate alla costruzione della ferrovia alta velocità Genova-Tortona. I funzionari del Cociv, il consorzio che si occupa dell'opera, non si sono presentati.
"Abbiamo raggiunto - dice Sanita - l'obiettivo di rallentare le procedure almeno di alcuni mesi. Abbiamo dimostrato che la gente è dalla nostra parte. E abbiamo riscoperto il gusto di stare insieme e di portare avanti un'azione politica direttamente sul territorio. Questa, forse, è la cosa più importante".
I presidianti hanno bloccato le strade di accesso alla frazione, permettendo però il passaggio a chiunque non fosse del Cociv. Ogni giorno si sono radunate duecento persone; la stima degli organizzatori è che alla mobilitazione abbiano aderito all'incirca in cinquecento. Nella zona è stato anche allestito un campeggio.
Cronaca
Terzo valico, continuano i presìdi contro gli espropri
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