
"Venerdì 20 luglio dopo aver appreso la notizia del rigetto sostenuto dai miei legali da parte della Cassazione - scrive don Luciano - sono stato accompagnato in commissariato dagli agenti di polizia, dove si è provveduto alla rilevazione delle mie impronte digitali. Nella prima serata, l'arrivo a Chiavari e il collocamento in una cella destinata normalmente all'isolamento. A causa della mancanza di posto in sezione, infine ieri mattina il trasferimento a La Spezia, ove mi trovo in una cella condivisa con altri cinque ospiti. Il mio stato di salute è buono".
IL COMMENTO
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