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Il problema dei "nominati" in Parlamento è stato grave, secondo Basso: "Molti deputati e senatori hanno risposto alla segreteria che li aveva scelti più che ai cittadini". Alla domanda "Renzi o Bersani?" Basso risponde schierandosi a fianco del segretario nazionale: "E' l'unico che può portare una visione per rilanciare il Paese". "No" a Renzi, quindi, anche se dal sindaco di Firenze arrivano alcune sollecitazioni condivisibili, come il limite a 3 mandati. "D'Alema e Veltroni, ad esempio, sono diventati il simbolo di una Seconda Repubblica che non ha mantenuto le sue promesse. Nulla contro di loro, ma possono fare altro".
Cosa farà nel 2013? Basso pensa a continuare il lavoro in Regione, ma non esclude le possibilità romane: "Voglio continuare il mio lavoro, ma se dal partito mi venisse chiesto un altro impegno sarei disponibile".
Per finire una domanda su Beppe Grillo e le accuse di Bersani di usare "toni fascisti". "Non credo che Grillo sia fascista, ma certi toni sono esagerati. Le parole vanno pesate, e se si fa politica bisogna capirlo". Dal segretario regionale Pd però anche un'apertura al comico genovese: "Alcuni dei temi che porta avanti sono condivisibili, come la trasparenza, l'acqua pubblica. Sono temi che dobbiamo recuperare anche per far tornare a votarci i sostenitori del Movimento 5 stelle".
IL COMMENTO
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