"Se sono i responsabili, bene": ha commentato così l'arcivescovo di Genova, il cardinale Angelo Bagnasco, alla notizia dell'arresto dei due presunti attentatori di Roberto Adinolfi. "Le forze dell'ordine sono sempre molto attente ed efficaci - ha aggiunto -. Penso e spero che sia soltanto un episodio, che non esprima nient'altro di sotterraneo, oscuro, di trame particolari. Però è bene che tutti facciamo la loro parte, non solo in termini di prevenzione ma innanzi tutto a monte del proprio dovere". Il presidente della Cei ha espresso la sua "vicinanza e simpatia all'ingegnere Adinolfi, a lui e alla sua famiglia, che ho visitato all'ospedale subito dopo l'attentato".
Il commento del cardinale è arrivato in occasione della presentazione del piano pastorale diocesano 2012-2013, coincidente con l'Anno della fede indetto da Papa Benedetto XVI. Bagnasco ha detto che "la paura è sempre stata una pessima consigliera. Non sappiamo dove possa spingere la paura. Per questo non dobbiamo mai coltivare la paura e, tantomeno, qualcuno dovrebbe mai cavalcarla", specificando il riferimento "non solo dei colleghi di lavoro, ma delle istituzioni, dei vari corpi intermedi, perché tutti sono chiamati in causa". Il presidente della Cei ha anticipato che sull'argomento tornerà a parlarne "nella mia consueta prolusione al prossimo Consiglio Permanente della CEI previsto l'ultima settimana di settembre. Una parola sarà più che doverosa. La paura è un tradire l'uomo, è un aggredire l'insieme, la comunità intera”.
Bagnasco ha parlato poi di fede definendola “la fortuna più grande che ci sia capitata nella vita terrena e non è un dono solo per noi ma per tutti" e ha commentato anche l’arrivo di Benedetto XVI in Libano "Questo viaggio testimonia la limpidità disarmata e disarmante del Papa, che non si tira indietro né rispetto alle questioni più spinose dal punto di vista dottrinale e morale, né rispetto alle situazioni più complicate e difficili, come in Libano in questo momento”. Il papa, ha aggiunto, "si presenta come si è presentato il Signore: senza particolari apparati, semplicemente con la forza e la mitezza della verità".
Alla domanda di chi gli chiedeva un commento sulle recenti affermazioni del sindaco di Genova, Marco Doria, che si è dichiarato favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso, il cardinal Bagnasco ha risposto: "La chiesa continua a sostenere il valore imprescindibile e insostituibile della famiglia tradizionale, che va sostenuta dal punto di vista economico, politico ed amministrativo”.
Cronaca
Bagnasco sul caso Adinolfi: "Spero non ci sia altro di oscuro"
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