
Lo ha votato con 22 no e 14 sì il consiglio comunale di Genova di ieri su 36 consiglieri presenti. Contrario il centrosinistra. favorevole il centrodestra, il MoVimento 5 Stelle, e il consigliere comunale Pd Paolo Veardo, l'unico in maggioranza ad andare contro l'indicazione di voto della giunta.
"L'accordo ha portato alla dismissione dell'altoforno, alla la salvaguardia dell'occupazione Ilva su Genova, ora messa a rischio da quanto sta accadendo a Taranto - ha detto l'assessore comunale allo Sviluppo Economico Francesco Oddone - in questo momento andare a chiedere una rinegoziazione dell'accordo non aiuta, non essendo ben chiaro lo scenario in cui ci muoviamo, sarebbe più controproducente che altro, quando ci sarà chiarezza sul futuro della siderurgia in Italia, valuteremo la possibilità di eventuali rinegoziazioni". "Al momento dell'accordo sui 1.350.000 metri quadrati di aree lavoravano 2.500 addetti, ora gli occupati sono scesi a 1.760, di cui solo 1.000 impiegati effettivamente a rotazione - ha sottolineato il capogruppo Pdl Lilli Lauro - le aree concesse dovrebbero scendere in proporzione a 950.000 metri quadrati liberando 400.000 metri quadrati da destinare ad altre strutture produttive".
IL COMMENTO
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