Cronaca

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Elezioni politiche, istruzioni per l’uso in Liguria. Scadenze e numeri in vista del voto in  programma il 24 e 25 febbraio.

Ecco la prima tappa, dall’undici al 13 gennaio (nel dettaglio dalle ore 8 del 44°esimo giorno alle 16 del quarantaduesimo giorno antecedente alle elezioni) i partiti dovranno depositare il proprio contrassegno per Camera e Senato: un obbligo per quelle forze politiche che ad oggi non sono rappresentate in Parlamento. 

O quei partiti che facevano parte dell’assemblea legislativa ma decidono di cambiare logo o denominazione.  La raccolta firme, in linea teorica, sarebbe già partita da fine ottobre: cioè, come prevede la legge, 180 giorni prima della naturale scadenza delle Camere che era prevista il 29 aprile 2013. C’è tempo per raccoglierle fino al 20 e 21 gennaio: dalle ore 8 alle 20 devono essere depositate presso la Corte d’Appello di Genova. 

Ma qual è il numero di firme necessario? Una legge del 18 dicembre 2012 ha stabilito che, in caso di scioglimento anticipato delle Camere, il numero sia abbassato di un quarto.

Dunque, per la Camera si passa da una “forbice” di 4000/4500 ad una cifra compresa tra 1000 e 1125 mentre per il Senato basta un numero variabile da 875 a 1250, non serve più la quota 3500-5000.


La Liguria sarà rappresentata nella prossima legislatura da 16 deputati e da otto senatori.  Importante sottolineare altre due date: dal 10 gennaio ci sarà la comunicazione agli elettori da parte da parte della Prefettura, attraverso i Comuni, delle date e modalità delle elezioni mentre dal 24 gennaio partirà la propaganda elettorale.

Cosa significa? I Comuni assegneranno alle forze politiche, con sorteggio, degli spazi fissi (i classici tabelloni),  dove affiggere i manifesti. E contemporaneamente scatterà anche la par condicio:  oltre ai vincoli legati ai dibattiti televisivi ci saranno altre restrizioni, comunque piuttosto limitate. Un esempio? Sarà vietato lanciare volantini.