
Il pm Federico Panichi ha ascoltato Halilaj, assistito dall'avvocato Francesca Angelicchio, il giovane ha ribadito ciò che già aveva detto alla Polizia e ai Carabinieri nell'imminenza dell'arresto.
Durante l'interrogatorio Halilaj ha confermato i nomi delle persone che avrebbero materialmente partecipato all'irruzione nella villetta ovvero suo cugino Emanuele Shota e un amico di questi, un albanese soprannominato Terti. I due sarebbero poi scappati in Albania dove sono ricercati dall'Interpol.
Il pm ha secretato l'intero interrogatorio. Intanto, secondo quanto appreso da fonti inquirenti, è stata confermata l'indiscrezione della possibile presenza di una donna anziana nella villetta così come un possibile contatto con i calabresi per il 'passaggio di mano' dell'ostaggio.
Un'evenienza, questa, che assieme alle minacce di violenze su Calevo colte da Polizia e Carabinieri dalle intercettazioni ambientali hanno convinto le forze dell'ordine a accelerare il blitz per liberare il giovane imprenditore.
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