Cronaca

55 secondi di lettura
Cinque ore di interrogatorio ieri sera per Simon Halilaj, il giovane albanese arrestato con Pierluigi Destri, 70 anni, imprenditore edile, il nipote di questo Davide Bandoni e l'operaio albanese Fabjon Vila, per il sequestro di Andrea Calevo, avvenuto il 16 dicembre 2012.   


Il pm Federico Panichi ha ascoltato Halilaj, assistito dall'avvocato Francesca Angelicchio, il giovane ha ribadito ciò che già aveva detto alla Polizia e ai Carabinieri nell'imminenza dell'arresto.


Durante l'interrogatorio Halilaj ha confermato i nomi delle persone che avrebbero materialmente partecipato all'irruzione nella villetta ovvero suo cugino Emanuele Shota e un amico di questi, un albanese soprannominato Terti. I due sarebbero poi scappati in Albania dove sono ricercati dall'Interpol.


Il pm ha secretato l'intero interrogatorio. Intanto, secondo quanto appreso da fonti inquirenti, è stata confermata l'indiscrezione della possibile presenza di una donna anziana nella villetta così come un possibile contatto con i calabresi per il 'passaggio di mano' dell'ostaggio.


Un'evenienza, questa, che assieme alle minacce di violenze su Calevo colte da Polizia e Carabinieri dalle intercettazioni ambientali hanno convinto le forze dell'ordine a accelerare il blitz per liberare il giovane imprenditore.