Cronaca

1 minuto e 6 secondi di lettura
Questa mattina, il Presidente di Confagricoltura Guidi, commentando i dati del Rapporto Unioncamere relativi alla nati-mortalità delle imprese italiane nel 2012 ha dichiarato: “L’agricoltura è il settore produttivo che ha il saldo negativo maggiore (-16.791unità)”

“Che la crisi faccia sentire i suoi effetti e aggravi la situazione è fuori discussione, il dato Unioncamere sulla nascita e sulla chiusura delle aziende agricole lo conferma: è il segno di una sofferenza in cui si trovano ad operare tante imprese agricole che non trovano margini di redditività”

“Non vorrei però che emergesse dalle analisi sulla crisi l’immagine di un’agricoltura che si arrende” aggiunge “Ci sono imprese agricole strutturate, moderne e competitive che hanno messo in atto, già da tempo, precise strategie per fronteggiare le criticità. Il dato è da leggere, dunque, come segnale di sofferenza ma al tempo stesso di razionalizzazione e riorganizzazione da parte di imprese del settore.”

“È chiaro allora che la trasformazione delle imprese ha una forte incidenza sul dato che riguarda la chiusura di molte di loro”, conclude Mario Guidi. “Molti ettari che queste chiusure libereranno resteranno ad attività agricole e c’è da interrogarsi sull’ordine di grandezza di questa trasformazione”.