Un inizio di gran carriera, con un vantaggio anche di tre reti, non basta alla Mediterranea per avere la meglio su una Geymonat Orizzonte Catania che, passata la sfuriata giallorossa, riprende gradualmente in mano le redini della gara per poi allungare definitivamente il passo nell’ultimo quarto, nel quale le padrone di casa si sono ritrovate svuotate e stanche e soprattutto sfibrate dalle marcature molto aggressive delle catanesi, uscite dall’acqua con un bagaglio enorme di falli gravi. Alla fine vince il Catania per 13-16 e la squadra siciliana ritorna al primo posto in classifica.
Il primo quarto è a dir poco pirotecnico. Sblocca il punteggio la Mediterranea grazie al rigore conquistato dalla Casanova e trasformato dalla Emmolo. Passano solo 40” e, sul secondo attacco delle imperiesi, la Ralat imbecca la Emmolo che, in beata solitudine, ha tutto il tempo di prendere la mira e infilare il 2-0. Sulla controffensiva è la Garibotti a sorprendere la difesa di casa. A ristabilire il duplice vantaggio è Raissa Risivi, allo scadere di una superiorità numerica, imitata però poco dopo dalla catanese Aiello. La partita è un susseguirsi continuo di emozioni e la Russo, da posizione defilata, infila il 4-2 per la Mediterranea che prende poi il largo grazie a una controfuga finalizzata dalla Bencardino. Gli assalti delle catanesi trovano una Giulia Gorlero in grande serata, che neutralizza anche un penalty alla Di Mario ma che non può nulla, poco dopo, sul fendente della capitana delle siciliane che firma il 5-3. Il 6-3 è invece ancora opera della Emmolo, di nuovo su rigore conquistato dalla Casanova, mentre la prima frazione termina sul 6-4, dopo il fendente della Radicchi.
All’inizio del secondo quarto l’Orizzonte torna a meno uno,con la Perreault, in superiorità numerica. Poi le difese iniziano a prendere le misure fino a 3’21” dall’intervallo lungo quando di nuovo la Perreault, con l’uomo in più, riporta il punteggio in parità. La Mediterranea perde la lucidità offensiva e non sfrutta ben tre superiorità numeriche, una delle quali addirittura con l’espulsione temporanea del portiere Ricciardi. Così la Radicchi opera il sorpasso, per il primo vantaggio ospite, subito ampliato dalla Perreault. Ancora la Emmolo, ancora su rigore, prova a tenere in scia la Mediterranea ma Maddalena Musumeci sorprende la Gorlero e riporta il Catania al doppio vantaggio, per il 7-9 sul quale si va all’intervallo lungo.
Ad inizio del terzo tempo l’episodio che può dare una svolta alla gara. La Radicchi esce per il terzo fallo grave e la Emmolo realizza la relativa superiorità numerica riportando la Mediterranea a una lunghezza. La Di Mario non sbaglia il secondo rigore a sua disposizione e lo realizza con una sorta di cucchiaio, ma la Pomeri, che fallisce una superiorità numerica, è brava sul proseguimento dell’azione, è brava a indovinare il diagonale vincente. I gol si succedono in modo alternato su entrambi i fronti e vanno a bersaglio Garibotti, Stieber, Aiello e Drocco, finché Elisa Casanova, finalizzando in beduina una controfuga, ristabilisce la parità, sul 12-12, sul quale, dopo due splendide parate dei portieri, si va all’ultimo quarto.
Le speranze della squadra di casa sono però frustrate dalle tre reti che l’Orizzonte, con Perreault, Di Mario ed Aiello, sigla in rapida successione, aprendo un divario irrecuperabile, ampliato poi ancora dalla Garibotti e limitato in parte solo dall’ultima rete della Emmolo, migliore realizzatrice dell’incontro con sei gol.
Classifica dopo otto giornate: Rapallo e Geymonat Orizzonte Catania p. 21; Ngm Firenze 16; Mediterranea Imperia 14; Despar Messina 12; Bologna e Plebiscito Padova 10; Roma e Bogliasco 6; Igm Ortigia Siracusa 0.
La Mediterranea tornerà in acqua già dopodomani, sabato 9 febbraio, alle 15 ad Ostia; avversaria sarà la Roma, nella nona giornata della A1, turno conclusivo del girone di andata.
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