
La consigliera di “diritti e libertà”, ex idv, ex vicepresidente di giunta ha deciso di rendere pubblico tutto dopo che la procura ha detto che non ci sono segreti. “Mi sembrava giusto dare una risposta alla collettività dopo la gogna mediatica a cui sono stata sottoposta insieme ad altri colleghi. Il mio è un gesto autonomo. E’ un momento delicato, perché sono sotto inchiesta, ma visto che la procura ha dato il via libera, spontaneamente ho dato copia delle ricevute del 2012”.
Ma a dire il vero non è tutto è stato messo sul tavolo dalla Fusco. Mancano i dati del biennio 2010-2011. Qualcosa di poco chiaro? “Non lo posso dire. Per quei dati dobbiamo aspettare che la magistratura faccia altri passi”. Le pezze giustificative degli anni passati sono state presentate dall’idv alla regione attraverso un commercialista. Questa in sintesi la motivazione per cui Marylin Fusco non ha presentato gli scontrini di quegli anni.
Per il resto la fusco si limita a dire le regole devono cambiare: “Sicuramente ci deve essere un maggior dettaglio delle spese che sono ammissibili o no. Serve più trasparenza. Chi ha sbagliato credo lo abbia fatto in buona fede”.
IL COMMENTO
Salis, quanto conta la bellezza in politica?
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia