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La procura della Corte dei Conti della Liguria ha citato in giudizio l'ex sindaco di Genova, Giuseppe Pericu e gli amministratori di Atm Hubert Guyot, Uberto Luigi Lagomarsino, Franco Rossetti, Bruno Sessarego e Franck-Oliver Rossignolle. Secondo l'accusa, devono risarcire la società Atm di un danno erariale di oltre 3 milioni di euro.


I fatti riguardano l'accordo con il comune di Genova, socio di Atm, che aveva riconosciuto l'esigenza dell'azienda di avvalersi continuativamente della consulenza del Gruppo Transdev che aveva acquistato una partecipazione del 41% del capitale sociale dell'Atm, per l'intera durata del contratto di servizio, pari a sei anni, al corrispettivo annuo medio di 1,7 milioni di euro.


Secondo la procura generale, ancora prima di essere applicato l'accordo era stato modificato e il costo di alcune prestazioni sostituito con l'introduzione di un 'premio variabile' di pari valore a favore del gruppo Transdev. "La responsabilità del danno arrecato alla società Atm - si legge nell'atto di citazione - e conseguentemente dal comune di Genova, va ascritta in primo luogo al sindaco Giusppe Pericu, il quale in piena consapevolezza e con la volontà degli effetti della propria condotta, e dunque con dolo, ha sottoscritto senza autorizzazione degli organi deliberativi del Comune le 'linee guida per l'attuazione del capo II del patto parasociale: messa a disposizione di un know-how e assistenza tecnica a favore di Atm'".