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I segretari liguri del Pd sono con Enrico Letta.

In una nota congiunta diffusa in serata, il segretario regionale del partito, Lorenzo Basso, e quelli di Genova, Imperia, La Spezia, Savona e Tigullio, si dicono "convinti che se c'é una persona che abbia le capacità necessarie per provare a portare a termine il difficilissimo compito" di dare vita a un governo, "questa è proprio Enrico Letta, poiché unisce al rinnovamento anagrafico una grande esperienza politica, anche internazionale".


Secondo gli esponenti liguri, Letta "si è sempre dimostrato un politico onesto e sobrio che ha spesso riservato attenzione ai temi dell'innovazione e della ricerca scientifica, oggi così importanti per lo sviluppo, ma su cui l'Italia è da anni fanalino di coda in Europa.


Siamo convinti che abbia le carte in regola per portare a compimento questo difficile compito, per gestire una situazione complessa e attuare le riforme di cui ha bisogno il Paese". "Auspichiamo che il suo tentativo trovi un ampio sostegno sia parlamentare sia nel partito". "Noi- concludono - cercheremo di contribuire a questo tentativo con il massimo impegno; le stesse energie che metteremo da subito per garantire che si vada rapidamente ad un nuovo Congresso che porti ad un profondo rinnovamento del Partito Democratico".

Intanto si attende la scelta di Letta riguardo i possibili sottosegretari della nostra Regione.


Mario Tullo, solido passato nel partito da quando si chiamava Pci, senza tradimenti, scivolate, sgambetti, sale nella classifica dei possibili prescelti e gli viene attribuito un posto nel dicastero della Infrastrutture, così come Roberta Pinotti che ha lasciato un ottimo ricordo da presidente della commissione Difesa e che ha un gradimento bipartizan.

In casa pd resta in campo anche l’ipotesi Andrea Orlando: è uno dei giovani turchi che potrebbe entrare nel governo e ambisce al sottosegretariato alla giustizia.

Ma tra gli eletti in Liguria quelli che sembrano avere più chance sono due catapultati: il lettiano Marco Meloni (che potrebbe avere la delega all’istruzione) e l’economista Paolo Guerrieri, ordinario alla sapienza di roma.