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“Era un uomo straordinario, di un autocontrollo assoluto, dotato di un’ironia e un’autoironia sferzante”: Bruno Orsini, ex-parlamentare Dc, ricorda così Giulio Andreotti, sottolineando anche un ruolo inedito ma fondamentale che ebbe nelle Colombiane del 1992.


“Praticamente le salvò: a quel tempo era presidente del Consiglio e i grandi interventi su Genova venivano effettuati con finanziamenti statali. La prima valutazione fu di 300 miliardi e venne fatto un decreto in tal senso ma l’allora sindaco Campart mi confidò che in realtà occorrevano molti più soldi. Così, durante un viaggio comune a Bruxelles, ne parlai direttamente con Andreotti che mi rispose: quando torniamo, vediamo cosa possiamo fare. Ebbene, dopo pochi giorni il governo stanziò una cifra quasi doppia rispetto a quella iniziale che consentì al progetto di Renzo Piano di concretizzarsi compiutamente”.