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"Nella maggioranza ci sono tensioni politiche evidenti. Il raduno di Brescia? E’ evidente che noi non possiamo farci carico dei guai giudiziari di Silvio Berlusconi": a dirlo il presidente della Regione, Claudio Burlando, nel corso della trasmissione "La parola al Presidente". "Se qualcuno ha pensato che le larghe intese fossero un salvacondotto ha sbagliato. In Italia la legge è uguale per tutti, se qualcuno ha sbagliato ne risponde, non c’è governo che tenga”, ha aggiunto Burlando.

LE PRIORITA' DEL GOVERNO

Dal presidente ligure anche un commento sulle prime azioni del Governo. "Si stanno già affrontando i nodi veri, in particolare il decreto sulla cassa integrazione e la mobilità in deroga, che sarà di un miliardo di euro. Noi abbiamo 10mila casi, e queste persone già ad aprile non hanno preso niente", dice Burlando. Giudizio positivo sulle prime reazioni dei mercati, mentre il governatore ligure indica le priorità: "Mi pare siano scelte importanti, ora bisogna spostare risorse verso la crescita e la coesione sociale".

NO COMMENT SULLE POLEMICHE DI VINCENZI
Nessuna risposta alle parole di MArta Vincenzi, che in un'intervista al Secolo XIX aveva detto: "Burlando è l’establishment. Lui è il cuore del potere. Lui è la politica del “teniamo sempre insieme gli interessi di tutti". “Il Pd attraversa un momento molto difficile  Penso che i momenti difficili sono quelli in cui bisogna dare una mano, non aumentare la tensione. Mi sono sempre comportato così, dicendo che anche i vertici devono essere responsabili; in un momento difficile si sta dentro. Non voglio commentare, sono cose che ho sentito molte volte. Bisogna evitare le polemiche e dare una mano", risponde il presidente della Regione.

"IL PD DEVE CAMBIARE"
"Epifani, persona validissima, è una scelta tutta incentrata sulle posizioni romane. E’ evidente che più o meno sul territorio abbiamo ancora una risposta positiva. Il punto è costruire un partito come si faceva una volta attento alle forze emergenti, presente sul territorio, chiudendo un po’ una pagina in cui da troppo tempo sta lì un gruppo che ha perso smalto e il rapporto con la società reale".