A dirigere “La Traviata”, sabato al Carlo Felice di Genova per la chiusura della stagione verdiana, oltre al grande maestro Fabio Luisi, la protesta sindacale.
Nei giorni scorsi i rappresentanti hanno infatti minacciato di far saltare l’opera se, nel corso dell’assemblea dei dipendenti, non venissero accolte le richieste. Il sovrintendente Giovanni Pacor garantisce che “La Traviata” andrà in scena regolarmente pur ammettendo di “non sapere come chiudere il bilancio di previsione”. “Siamo in ritardo – spiega Pacor – soprattutto perché non si è trovato un accordo sindacale. Ma sono certo che risolveremo tutto. Stiamo già preparando la prossima stagione”.
Nessun ripensamento, però, sul ricorso ai contratti di solidarietà per i dipendenti del teatro dopo la riunione di ieri del consiglio di amministrazione della Fondazione Carlo Felice, presieduta dal sindaco Marco Doria.
Mercoledì scorso i lavoratori avevano approvato a maggioranza un documento sottoscritto da tutti i sindacati otto richieste a sindaco e cda. Fra le condizioni indicate l’elaborazione di un piano triennale di fattibilità economico-finanziaria, il trasferimento di immobili dal Comune al teatro, l’incremento del contributo regionale, una serie di interventi interni di razionalizzazione e le dimissioni dell’attuale sovrintendente con insediamento di una nuova dirigenza.
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La protesta dei sindacati sulla Traviata. Pacor: "Andrà in scena"
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