cronaca

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L'omelia del cardinale Bagnasco per don Gallo è stata sottolineata da una breve contestazione dentro e fuori la chiesa. Mentre il presidente della Cei ricordava "l'attenzione agli ultimi" di don Gallo, dall'esterno della chiesa si è levato il canto di 'Bella ciao', che ha coinvolto anche i presenti in chiesa che si sono messi ad applaudire. E' intervenuta la segretaria di don Andrea, signora Lilli, per farli smettere: "Così mancate di rispetto allo stesso Gallo. Lui ha sempre creduto nella Chiesa".Bagnasco ha ripreso.

L'arcivescovo metropolita di Genova ha iniziato l'omelia ricordando il percorso del giovane Andrea Gallo che lo ha portato nel 1959 a essere ordinato a Ivrea.
"Nel 1964 bussò alla parta di Siri che don Andrea ha sempre considerato padre e benefattore. Sguardo e cuore - ha sottolineato il cardinale - erano portati per ascoltare coloro che portavano ferite nel corpo e nell’anima. Come missione  ha cercato di lenire le loro sofferenze con l'olio della consolazione e il vino della fiducia, per dare una speranza guardando al domani."

"Approdò nella parrochhia di San Benedetto - ha proseguito poi il cardinale Bagnasco - dove ebbe inizio la sua comunità. Apriva la porta a chi bussava e cercava calore. La comunità divenne sempre più abbraccio fecondo di chi appariva ai margini, forse senza nome. Sapeva che la sua era risposta a coloro sono percossi dalla vita, ma con la voglia di cercare o solo di attendere un sorriso o una carezza". Interrotto dalla protesta, dopo un minuto di interruzione il cardinale Bagnasco ha ripreso la celebrazione della cerimonia funebre.

Applausi in chiesa per don Luigi Ciotti, fondatore di Libera. "Per ricordare il nostro don Andrea, voglio qui ricordare le parole del Papa: 'no ai cristiani da salotto'. Lo ha detto il papa, non io": così don Ciotti ha ricordato nella chiesa del Carmine la figura di don Andrea Gallo. "Lui era innamorato di Dio, saldava la Terra con il Cielo". Don Ciotti ha sottolineato l'importanza dei simboli "in cui don Gallo credeva maggiormente: la Bibbia e la Costituzione".

Almeno seimila persone hanno partecipato al corteo funebre che dalla Comunità di San Benedetto al Porto si è snodato fino alla Chiesa del Carmine, dove sono celebrati i funerali. Tra i tanti, presenti anche l'ex parlamentare Vladimir Luxuria insieme alla transessuale Regina, animatrice delle notti in Versilia, il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, il sindaco Marco Doria vicino al portavoce della Comunità, Domenico Chionetti, Dori Ghezzi accanto al segretario della Fiom, Maurizio Landini, i giornalisti Antonio Padellaro e Gad Lerner, gli allenatori di ieri e di oggi del Genoa Davide Ballardini e Giampiero Gasperini, il segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero.

Esposti striscioni della Federazione Anarchica, della Fossa dei Grifoni, Il feretro è entrato in chiesa seguito dai 'pulcini' del Genoa (leva calcistica 2004), che sono allenati da Paolo Gallo, nipote del sacerdote. Sul feretro di Don Gallo, il suo cappello, la sua sciarpa rossa, la bandiera della pace. Molto ragazzi della comunità di san Benedetto che partecipano all'organizzazione della cerimonia, indossano magliette rosse con questa scritta: "dimmi chi escludi e ti dirò chi sei".