
La Convenzione, ha spiegato il relatore Francesco Russo (Pd), ”costituisce un contributo importante al settore marittimo in quanto si pone l’obiettivo di promuovere condizioni di vita e di lavoro più dignitose per la gente di mare, oltre che condizioni piu’ eque di concorrenza per gli operatori e i proprietari delle navi”. Soddisfatti per il ‘sì a un testo che prevede come il rapporto anche con i lavoratori extracomunitari venga regolato dalla legge scelta dalle parti, arriva dal M5S. ”La Convenzione è indubbiamente un passo in avanti – commenta Andrea Cioffi – e questo lo abbiamo appreso ascoltando le associazioni di categoria e i lavoratori. La certificazione del lavoro marittimo sulle condizioni di lavoro e di vita a bordo delle navi è un progresso verso la omogeneizzazione e il miglioramento della condizione dei lavoratori imbarcati di ogni nazionalita”’. ”Purtroppo – aggiunge il senatore dei 5S – saranno i singoli Stati a rilasciare detta certificazione e qualcuno potrebbe decidere di diminuire un pò il numero e la qualità dei controlli, pur di accaparrarsi il favore di certi armatori, poco interessati alla propria reputazione. Ma siccome ‘l’ottimo è nemico del buono’ ratifichiamo una buona normativa”.
IL COMMENTO
Genova e il Turismo, un rapporto complesso con i camerieri
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana