I giudici della Corte d'appello di Genova hanno assolto, perché il fatto non sussiste, una donna accusata di circonvenzione di incapace nei confronti di una cugina sessantenne, accogliendo la tesi della difesa sostenuta dall'avvocato Livia Taccini.
In primo grado la donna era invece stata condannata a 1 anno e 4 mesi. Secondo l'accusa, la donna si sarebbe avvicinata alla cugina mentre era in punto di morte. Si sarebbe fatta inserire nel testamento mentre la cugina era ricoverata in una casa di riposo a Castelletto. In ballo c'era una maxi eredità: quattro milioni di euro. A denunciare tutto, erano stati due magistrati genovesi, vicini di casa della presunta vittima. In primo grado la donna era stata condannata, oggi invece i giudici hanno stabilito che il testamento era corretto e che non ci fu circonvenzione.
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Maxi eredita' contesa, assolta imputata
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