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L’estate 2013 in Italia può contare su 43.739 strutture ricettive attive sul territorio, in crescita dell’1,5% in un anno. E in un trend positivo per quasi tutte le regioni ma la Liguria resta a guardare, perché rispetto al 2012 pesa lo 0,4% in meno, a causa del calo del numero delle strutture ricettive: 1838 tra alberghi e strutture simili ma, l’anno precedente, se ne contavano 1846. Appena 451 i bed&breakfast che invece, nel resto d'Italia ormai costituiscono una impresa su quattro, assieme alla casa vacanza.

Le regioni che offrono il maggior numero di strutture alberghiere e turistiche sono il Trentino Alto Adige che ne conta 5.830, il 13,3% italiano, la Toscana con 4.919 (11,2%) e l’Emilia Romagna con 4.441 (10,2%). La Lombardia è quarta con 3.351 sedi di impresa (8,1% italiano).

La parte del leone spetta agli alberghi con il 62,4% delle attività ma sono numerose anche le strutture economicamente meno impegnative come i bed&breakfast e le case per le vacanze con il 28,6% delle imprese totali che registrano una crescita del 6,9% tra 2012 e 2013.

Tra le province, prima per numero di imprese è Bolzano con il 9,3% del totale nazionale (pari 4.085 attività), seguita da Roma (6,5% delle strutture attive in Italia), Rimini (4,9%), Napoli (4,4%), Trento (4,3%) e Venezia (3,1%).

Milano è nona, dopo Firenze e Salerno, con 975 imprese. E in un anno crescono sopra la media a Oristano (+15,3%), Isernia (+14,3%) e Trapani (+8,9%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese relativi al settore turistico alberghiero al secondo trimestre 2013 e 2012.