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"Il pronunciamento dell’Onu temo che  non ci sarà, comunque senza di questo l’Italia ha fatto bene a prendere la posizione che ha assunto: tutti i partiti auspicano che l’Italia non prenda parte a un intervento militare".

Pierferdinando Casini, presidente della commissione affari esteri del Senato, parla in esclusiva a Primocanale e commenta anche la situazione siriana: "Si è sottovalutato il problema per molti mesi" ha detto.

Sulla tenuta del governo e sulla vicenda Berlusconi, Casini dice: "Penso che bisogna avere un grande senso della misura perché la situzione è inedita. Non è mai successo che un leader si trovi in questa situazione. Lo stato di diritto è la prima conquista da preservare: le regole valgono per tutti, ma aggiungo anche che un avversario politico come Berlusconi deve essere valutato con un supplemento di attenzione".

"Quando le ragioni di un avversario politico non vengono valutate, è un errore. Non c’è il contachilometri, non si deve fare una gara sul tempo: bisogna che non ci sia un giudizio affrettato, anche per il bene della sinistra. Dopodiché non si può neppure pretendere che si faccia come vuole il Pdl".

Giusto salvare Berlusconi quindi? "Qui non si sta parlando di salvare Berlusconi. Qua si parla di retroattività della legge Severino, di cui alcuni discutono sulla costiuzionalità, ma non io. E poi sul provvedimento di grazia, non sarebbe così singolare: pensiamo cosa capitò a Nixon, che fu graziato da Ford. Bisogna avere serenità e sottrarre questa vicenda alle tifoserie di partito".

La posizione di Casini è sostanzialmente questa: "Quello che serve per evitare che l’italia comprometta i sacrifici che hanno fatto gli italiani è tenere separata la questione personale di Berlusconi con la questione politica e del governo. Lo aveva anche detto Berlusconi, poi ha detto anche qualcosa di diverso".

Per Casini la priorità ora è la tenuta del governo e cita il capoluogo ligure per fare un esempio: "Genova è una città meravigliosa, non solo dal punto di vista estetico, ma anche per quello che rappresenta il porto. Ci sono realtà industriali che non ce la fanno più. Di fronte alla situazione di crisi reale e di recessione non superata, non abbiamo bisogno di una nuova crisi di governo che riporterebbe il paese nel tunnel".

Casini parla poi del futuro del centro: "Qui è inutile andare avanti con il paraocchi. Possiamo discutere sulla tecnitalità delle liste, ma resta il fatto che c’è un’area politica che deve cogliere i cambiamenti. Il bipolarismo primitivo è superato. Dobbiamo creare una democrazia dell’alternanza. Potranno anche nascere due schieramenti moderni, ma noi non possiamo accettare una deriva populista di una destra che ripete gli errori di questi anni.
Dobbiamo andare oltre l’Udc e Scelta civica e trovare una forma che molti italiani vorrebbero".

"L’alleanza con il centro sinistra in Liguria?  L’ho fatta anche io, non solo Monteleone. Io ritengo che Burlando abbia tanti limiti, ma alla fine è il miglior presidente che la regione poteva esprimere. In questo contesto sta lavorando bene"

Sul futuro politico aggiunge: "Io non flirto con la destra. Non devo dimostrare niente. Io ho rotto con Berlusconi quando stravinceva. Non l’ho mai ritenuto un nemico, ma ho massimo rispetto per lui e per il popolo del centro destra che lo sostiene. La gente che vota bisogna rispettarla.
Fini? Abbiamo fatto un bagno insieme questa estate, gode di ottima salute, non si deve dare retta ai gossip. Ha fatto un errore, ma l’ha pagato quando aderì al Pdl".

E alla fine Casini dice: "Il governo durerà. Non credo ci sia qualcuno così irresponsabile da farlo cadere".