economia

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L'amministratore delegato di Ansaldo Energia, Giuseppe Zampini, questo pomeriggio ha parlato in modo netto sul futuro di Ansaldo a Genova. Lo ha fatto rivolgendosi al mondo politico, prima dai microfoni di Primocanale e poi dal palco di Genova Pontedecimo dove insieme alla moglie Liliana ha tenuto a battesimo due ambulanze della Croce Verde.

"Non si può fare politica industriale senza sapere di cosa si parla. Gli ansaldini non sono soltanto numeri, la politica questo deve saperlo. Ansaldo anche quindici anni doveva finire in Corea, non aver fatto quel passaggio ha significato la ripresa del gruppo perché qui si lavora con attaccamento all'azienda e cuore, ingredienti non sempre riscontrabili altrove" ha detto Zampini a Pontedecimo.

Poi un passaggio sui numeri: "Con l'indotto diamo lavoro a quattordicimila persone, le nostre commesse arrivano dall'estero per il 93% e sulla globalità di quanto otteniamo il 70% dì lavoro resta in Italia perché noi crediamo in questo modo di operare. La politica lo sappia".

Esprimendo soddisfazione per l'inaugurazione della pubblica assistenza valligiana che è stata agevolata anche dal supporto di Ansaldo, lo stesso Zampini ha ribadito: "Al di là della carica che ricoprirò in futuro, mi auguro di tornare qui tra due anni con mia moglie per inaugurare un nuovo mezzo. Significherebbe tante cose, tra le quali anche la permanenza di Ansaldo a Genova. E su questo, nonostante tutto, resto fiducioso".