
L'Atp, l'azienda di trasporto pubblico provinciale, ha infatti presentato al tribunale fallimentare un’istanza di concordato preventivo: un passaggio obbligato dopo che la Corte dei Conti ha bocciato il salvataggio di Atp attraverso un prestito della Filse.
“C’è molta confusione “ spiega Gamba temendo che la convocazione negli uffici della Regione per discutere la disdetta dei contratti integrativi “sia solo un modo per far prendere tempo all’azienda per elaborare il piano industriale”.
“Il prefetto dice che dimostrazioni di lotta come l’ultima volta non saranno più accettate ma non escludiamo una mobilitazione se il disastro dell’azienda ricade sui lavoratori. Non c’è solo la questione del recupero economico ma anche la vendita. Che senso ha fare sacrifici per salvare un’azienda se poi viene privatizzata?”.
“Oggi bus regolari, ma stasera abbiamo un’assemblea e ragioneremo con i lavoratori sul percorso da mettere in campo” conclude Gamba.
IL COMMENTO
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