"Ho paura di perderti".
Lo ha scritto, prima di uccidere la moglie, Paolo Moisello. Due le lettere trovate dai carabinieri nell'abitazione che non escludono la premeditazione del gesto. "Stefania e Paolo non andavano d'accordo - dice un parente della donna - Lui non voleva perderla era geloso e le liti erano frequenti". Stefania Maritano, dallo scorso anno, aveva iniziato l'attività politica accanto al sindaco Giovanni Gandolfo. Lui non era d'accordo e l'accompagnava in consiglio comunale. Lei da qualche giorno dormiva a casa dei genitori. "Assisteva alle sedute e il suo ghigno me lo ricordo bene", dice un pensionato di Borghetto che seguiva le riunioni comunali.
Giovanni Gandolfo sindaco di Borghetto, racconta in lacrime la perdita del vice sindaco: "Siamo stati informati, sono davanti alla casa dell'amica, ci dovevamo vedere questa mattina, scherzavamo su quello che sarebbe accaduto in giunta. Non capisco come possano succedere queste cose, la società deve risolvere queste situazioni. Non so che pazzia sia scattata, non mi aveva mai parlato di problemi con il marito".
"Stefania non era solo il vice sindaco ma una grande amica - racconta Gandolfo in diretta a Primocanale - Questa mattina non vedendola arrivare abbiamo provato a chiamare, non rispondeva, poi ci siamo preoccupati, abbiamo pensato a qualche problema familiare da risolvere. Era allegra, vivace, sorridente, capace, intelligente da affrontare grandi problemi con semplicità, ammirata da chiunque perché sapeva guadagnarsi la fiducia con il suo sorriso. Una grande persona. Ho conosciuto il marito solo l'anno scorso, me lo ha sempre descritto come un uomo intelligente anche se forse c'era qualcosa che non andava in quest'uomo altrimenti non sarebbe accaduto quello che è successo: un atto vigliacco".
Si vanno, intanto, delineando i contorni della vicenda.
Paolo Moisello, geometra e Stefania Maritano, segretaria nello studio medico di un cugino, si stavano separando e per questo i rapporti tra i due coniugi, negli ultimi tempi, erano tesi.
A dare l'allarme sono stati i parenti che hanno notato le auto di Moisello e della Maritano parcheggiate fuori casa mentre sarebbero dovuti essere entrambi al lavoro. Dopo aver provato a telefonare, poi, dopo non aver ricevuto risposta, hanno chiamato i Carabinieri i quali, dopo aver sfondato una finestra, hanno trovato i corpi riversi su una scala interna.
Stefania Maritano è stata uccisa con un colpo alla testa sparato con una pistola Beretta calibro 9, regolarmente denunciata dal marito.
Alcune persone hanno raccontato infatti di aver incontrato la donna in paese intorno alle 10 del mattino. Poi Stefania Maritano è evidentemente tornata a casa dove è successa la tragedia.
cronaca
Omicidio-suicidio a Loano, la lettera del marito: "Ho paura di perderti"
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