cronaca

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La Corte di Cassazione torna ad occuparsi del disastro di Ustica del giugno 1980 e certifica che "il "depistaggio" delle indagini deve considerarsi "definitivamente accertato".
 
Per questo, dice ancora la Cassazione, serve il nuovo processo civile per valutare la responsabilità dei ministeri della Difesa e dei Trasporti nel fallimento della compagnia aerea Itavia.

Per questo è stato accolto il ricorso degli eredi della proprietà dell'Itavia.

Ad avviso dei supremi giudici, comunque, dal momento che è accertato il depistaggio delle indagini da parte di ufficiali dell'Aeronautica diventa anche "irrilevante ricercare la causa effettiva del disastro", e questo "nonostante la tesi del missile sparato da aereo ignoto, la cui presenza sulla rotta del velivolo Itavia non era stata impedita dai ministeri della Difesa e dei Trasporti, risulti ormai consacrata pure nella giurisprudenza di questa Corte".