
Il Cavaliere dunque va avanti. L’ufficio di presidenza, oltre a denunciare la persecuzione ai danni di Berlusconi e a manifestargli sostegno in vista del voto sulla decadenza da senatore, gli affida il “pieno mandato politico e giuridico per attivare le necessarie procedure” per il ritorno a Forza Italia. Un mandato che Berlusconi assume lanciando segnali di disgelo ad Alfano e ai governativi: il vicepremier, dice il Cavaliere, gode della sua stima e potrebbe ancora diventare il suo successore. Anche se tutte le cariche Pdl sono azzerate, compresa quella del segretario Alfano. Berlusconi esprime fiducia nella possibilità di proseguire “tutti insieme” in Forza Italia e rimarca che le decisioni odierne sono state assunte all'unanimità dai presenti. Quanto al governo Letta, resta il sostegno, purché mantenga i patti, a cominciare da quelli sull’economia (ma nel documento dell’ufficio di presidenza si sottolinea anche l’imprescindibilità della riforma della giustizia).
IL COMMENTO
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