Cronaca
LUNEDI' I FUNERALI DI BIANCA COSTA
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E' vuoto l'ufficio del suo centro di solidarietà. Il Ceis (il centro aiuto per i tossicodipendenti), fondato nel 1973. E' più vuota Genova e il cuore di quanti hanno conosciuto la figura straordinaria di Bianca Costa. La "signora della solidarietà "che, in 33 anni, ha aiutato centinaia di ragazzi ad uscire dal tunnel della droga. Gli adolescenti caduti nell'alcol. Le donne in mezzo a una strada. E quei figli "difficili" di gente perbene. Bianca Costa si è spenta ieri sera, a 78 anni, nella clinica Montallegro di Genova, dove era ricoverata, da tempo malata di tumore. "Se n'è andata col sorriso - ricorda oggi il figlio Enrico - e nell'agonia era ancora lei a fare coraggio a noi". Di figli ne ha avuti quattro Bianca, sposata con Federico Costa. Nonna e bisnonna orgogliosa. Lunedì 18 alle ore 15, nella cattedrale genovese di San Lorenzo, si svolgeranno i funerali. La funzione religiosa celebrata dal vescovo, monsignor Angelo Bagnasco. E ci sarà anche il ministro Livia Turco, assieme a quella folla che non mancherà di darle un ultimo abbraccio. La "signora solidaroetà" proprio giovedì era stata insignita dal presidente della Repubblica della medaglia d'oro per i meriti acquisiti nel volontariato. Il sindaco di Genova, Giuseppe Pericu, ha espresso oggi il suo cordoglio per la morte: "Sono profondamente e sinceramente addolorato per la scomparsa di Bianca Costa. Scompare - afferma il sindaco - una figura di straordinario rilievo per la nostra città, una persona che ha dato gran parte della sua vita, del suo impegno, della sua abnegazione, agli altri. Lascia un grande vuoto ma auspico che la sua opera al Centro di Solidarietà da lei creato possa continuare nel cammino che lei ha tracciato nel suo eccezionale esempio". Così anche il presidente della Provincia di Genova, Alessandro Repetto: "una persona straordinaria e una grande amica". "E' scomparsa - afferma Repetto - una figura eccezionale della nostra comunità, una grande persona che aveva rinunciato alla possibilità di vivere una vita comoda e mondana, scegliendo di dedicare la propria esistenza agli emarginati e ai più deboli, offrendo non solo un punto di riferimento fondamentale ma anche un' immagine di forza, dedizione e generosità. Personalmente, perdo anche una cara amica e in questo giorno di lutto mi unisco al dolore della famiglia e di tutti i ragazzi e i collaboratori del Centro di Solidarietà di Genova". Commozione anche per don Andrea Gallo: "Ci siamo conosciuti nel 1971 - ricorda il prete della comunità di San Benedetto - E l'ultima volta l'ho sentita per il mio onomastico, con una e-mail. Una donna che ha aiutato gli altri. Lei, che appartenema a una famiglia dell'alta borghesia e poteva vivere senza pensieri". Don Gallo ricorda, indossa le vesti, poco dopo mezzogiorno, e si avvia a celebrare la messa. Domani alle 18 ci sarà il rosario nella chiesa del Padre Santo, in piazza Cappuccini. (Anna Chieregato)
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