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Suonerà anche il figlio del procuratore Francesco Coco, assassinato dalle Brigate Rosse nel 1976, al concerto per le vittime del terrorismo, aperto alla città, in programma sabato prossimo al Carlo Felice di Genova.

Sotto la direzione di Valerio Galli e con la partecipazione del pianista genovese Massimiliano Damerini, nella prima parte della serata verrà interpretato il Concerto n.1 per pianoforte e orchestra di Beethoven. Seconda parte riservata alla prima esecuzione assoluta di "Beati qui" per coro misto e orchestra di Massimo Coco, violinista, docente al Conservatorio "Paganini", figlio del procuratore generale Francesco Coco assassinato l'8 giugno 1976 insieme alla sua scorta, il poliziotto Giovanni Saponara e il carabiniere Antioco Deiana.

Una pagina terribile della più recente storia italiana e che si arricchì purtroppo a Genova di ulteriori, terribili capitoli.  "Sono convintospiega Massimo Coco - che ricordare sia un dovere. La partitura è una sorta di Requiem in cui ho tuttavia tolto alcune parti del Proprium (il "Dies irae", ad esempio) e aggiunto una frase latina da Matteo ("Beati i perseguitati per sete di giustizia poichè di essi è il regno dei cieli") che dà il titolo al lavoro e che era stata citata dal cardinale Giuseppe Siri al funerale di mio padre".