cronaca

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 Dopo oltre 70 anni è stato ripescato dalle acque di Portovenere il relitto dell'aereo caccia della Regia Aeronautica, affondato durante la seconda guerra mondiale. Pilotato dall'allora ventisettenne spezzino Luigi Guerrieri, il velivolo ammarò il 16 aprile 1943 a causa di un'avaria al motore. Il mezzo era stato localizzato nell'aprile scorso dai palombari della Marina Militare spezzina durante un'esercitazione: l'aereo è stato recuperato dalla società Micoperi, leader mondiale del settore e già impegnata nel recupero della Costa Concordia.

Nei giorni scorsi, dopo numerose ispezioni compiute dai sub, si è proceduto alle operazioni di "sorbonatura" del fondale marino e al collocamento del velivolo su una struttura piana. Quest'ultima è stata sollevata dal fondale e trasportata a bordo del pontone "Micoperi 30". Il velivolo sarà trasbordato su una chiatta per il successivo trasferimento nella base logistica dell'Aeronautica di Cadimare, dove saranno compiuti i primi interventi di desalinizzazione del relitto.

"Il desiderio del Ministero della Difesa di recuperare il velivolo per il restauro e la musealizzazione - spiegano i referenti dell'Aeronautica Militare - era sino ad oggi rimasto frustrato per gli elevati costi. Recentemente, tuttavia, lo Stato Maggiore ha suscitato l'interesse alla vicenda di Silvio Bartolotti, ad della società Micoperi, che si è offerto di provvedere al recupero a titolo gratuito".