cronaca

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E' il traffico illecito di rifiuti il cuore dell'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Genova partita nel 2012 e che ieri ha fatto scattare perquisizioni e ha iscritto sul registro degli indagati circa 50 persone.

Due i filoni principali dell'inchiesta: lo smaltimento dei rifiuti e gli appalti 'addomesticati'.

Tra i nomi importanti iscritti nel registro degli indagati ci sono Corrado Grondona, responsabile appalti e gare di Amiu, Massimo Bizzi, capo area operativa Amiu, l'amministratore unico della Switch 1988 la società che cura la rimozione dei rifiuti ingombranti Maurizio Dufour, Gino Mamone e il fratello Vincenzo, responsabili a vario titolo di imprese che si occupano di bonifiche con le società EcoGE, ImpesAres e Ares International.

Nell'elenco non figurano invece i massimi dirigenti dell'azienda comunale.

Ieri in un'intervista a Primocanale il procuratore capo di Genova Michele Di Lecce ha confermato che le indagini vanno avanti, sul coinvolgimento della malavita organizzata non ha commentato, ma ha aggiunto: "E' un'inchiesta complessa".

Preoccupati i sindacati. "In un momento così delicato per il presente e il futuro del gruppo - scrive la Funzione Pubblica della Cgil Genova - è necessario che al più presto l'autorità giudiziaria individui eventuali responsabilità al fine di salvaguardare l'azienda con tutti i suoi lavoratori".