"Non ho avuto ancora nessuna comunicazione ufficiale. Accetto il provvedimento disciplinare, ma mi difenderò nelle sedi competenti. Non voglio più parlare". Sono le sole parole de direttore del carcere di Marassi, Salvatore Mazzeo, raggiunto al telefono dalla redazione di Primcanale, dopo la notizia apparsa sul Secolo XIX, in merito al suo trasferimento provveditorato regionale per la Liguria dell'Amministrazione Penitenziaria.
"Sul piano tecnico, è stata ribadita la correttezza del mio operato ed è questo che più conta per me", dice Mazzeo. "Il provvedimento è esclusivamente in merito alle dichiarazioni rese dopo l’evasione di Bartolomeo Gagliano, non alla decisione di concedere il permesso".
Ma il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri è infuriata, dopo aver sentito che della storia del serial killer evaso martedì, Bartolomeo Gagliano, e catturato 4 giorni dopo a Mentone, il carcere di Marassi non era informato.
Mentre in queste ore Bartolomeo Gagliano si trova ancora in Francia in attesa del riconoscimento della consegna all' autorità giudiziaria italiana. Il passo falso per Gagliano è stato quello di non aver pagato il pedaggio autostradale alla barriera di Ventimiglia. Ed è stato il casellante ad avvisare le forze dell'ordine. Una volta raggiunta Mentone, gli uomini della Gendarmerie hanno riconosciuto la Fiat Panda verde, e si sono appostati: al ritorno all'albergo Gagliano i militari francesi lo hanno bloccato e arrestato. Nella stanza dell'hotel dove alloggiava è stata ritrovata la pistola carica, ma non ha opposto resistenza. Gagliano sarebbe definitivamente uscito dal carcere nel 2015.
E la Procura di Nizza potrebbe decidere di arrestare e far processare Gagliano per detenzione e porto illegale di arma da fuoco, reato accertato in territorio francese. Una decisione che ritarderebbe l’estradizione in Italia di Gagliano. Lo si apprende da fonti giudiziarie italiane e francesi. La gendarmeria, infatti, ha eseguito il mandato di arresto europeo spiccato dal giudice di Genova per l’evasione, ma il fatto di trovare armato il fuggitivo ha fatto scattare la contestazione penale in territorio francese. La decisione della Corte di Giustizia di Aix en Provence, competente sul mandato di arresto europeo e sulla richiesta di estradizione, potrebbe essere ritardata dall’esecuzione dell’arresto e dal relativo processo istruito dal Parquet di Nizza.
Bartolomeo Gagliano avrebbe dovuto incontrare il suo avvocato Mario Iavicoli a Latte, frazione di Ventimiglia, a sette chilometri dal confine di Stato con la Francia. L’incontro, concordato con Iavicoli a mezzogiorno con una telefonata fatta da Mentone, era fissato per le 18 e preludeva alla consegna di Gagliano alla giustizia italiana. L’uomo infatti aveva già manifestato questa intenzione all’avvocato Iavicoli che l’aveva consigliato di farlo al più presto.
cronaca
La cattura di Gagliano, il killer ancora in Francia. Trasferimento per Mazzeo: "Nulla di ufficiale"
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