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"Speriamo che questa crisi non sia un cammino ancora lungo. Ci sono nella nostra società tante persone che sono diventate invisibili a causa della povertà, della disoccupazione, per assenza di affetti". Il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo metropolita e presidente della Cei, in occasione degli auguri per il Santo Natale è intervenuto in Live News.

Tra i pensieri più ricorrenti il lavoro e i giovani. "Il tema del lavoro è una realtà grandissima ed è una preoccupazione altrettanto grave per tutti, ma soprattutto per i giovani. Quando si affacciano al mondo del lavoro - ha proseguito il cardinale Bagnasco - trovano spesso delle porte chiuse. I nostri giovani hanno, anche a livello internazionale, una grandissima preparazione. Sono molto apprezzati. Questo è un patrimonio che, noi italiani per primi, dobbiamo valorizzare e riconoscere ai nostri ragazzi. Auguriamo a loro che non debbano essere costretti ad andare all’estero, come spessissimo succede. Questo significa che da una parte il mondo della politica e delle imprese deve impegnarsi di più, dall’altra parte anche i giovani devono avere più fantasia verso strade nuove per trovare occupazione. Megli una prima occupazione non perfetta che rimanere per anni nell’inedia rischiando lo scoraggiamento.

Per la politica le priorità assolute devono essere famiglia, lavoro e casa. "Se la famiglia è solida ognuno trova motivo di incoraggiamento per guardare avanti e lottare, altrimenti si sente solo. Il lavoro perché dà dignità alla persona. La casa - ha conluso il cardinale Bagnasco - perché senza un luogo dove ritrovate se stessi è difficile affrontare il mondo esterno".