
Vogliono capire, tra l'altro, chi abbia contattato per procurarsi la pistola usata per minacciare il panettiere, la mattina del 17 dicembre a Savona, dal quale si era fatto condurre a Genova dove lo aveva rapinato della sua Panda verde. Gli inquirenti intendono ricostruire, in particolare, il percorso di Gagliano dal momento in cui è arrivato nel capoluogo ligure fino a quando ha raggiunto Mentone.
Il panettiere aveva riferito che era stato fatto scendere dalla Panda verso le 7 in via De Marini, nei pressi de Porto Antico. La telecamera della Sopraelevata lo aveva poi ripreso mentre passava alle 11. Un 'buco' di quattro ore sul quale gli inquirenti indagano per sapere come Gagliano abbia trascorso que lasso di tempo a Genova. Per indirizzare le ricerche di Gagliano, dichiarato evaso alle 21 del 17 dicembre, erano state decisive le immagini dell'autostrada. Come registrato dai sistemi di videosorveglianza quella stessa sera alle 23,12 Gagliano e' entrato in autostrada dal casello di Albisola e alle 00,39 è giunto in territorio francese. Quindi un altro 'buco', dalle 11, quando è passato sulla Sopraelevata, al momento di entrata al casello savonese. ''Ci sono tempi - è stato detto in Procura - nei quali non sappiamo cosa abbia fatto Gagliano''. Al momento Gagliano, condannato in Francia a dieci mesi di reclusione per detenzione dell'arma e per documento falso, è detenuto nel carcere di Aix en Provence. I reati contestati a Genova sono sequestro di persona, rapina dell'auto aggravata dall'uso dell'arma, porto e detenzione illegale di pistola ed evasione.
IL COMMENTO
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