
Le sue ammissioni avevano portato gli inquirenti a Genova dove, nel quartiere di Marassi, risiedeva il suo fornitore, conosciuto in un rave party a Torino. La polizia è venuta a conoscenza, così, di una vera e propria rete: la sostanza veniva venduta allo spacciatore al prezzo di 6 euro a pastiglia, il quale la commercializzava in occasione di feste rave nel nord Italia a 10 euro a dose.
Le indagini hanno portato alla luce altri due fornitori genovesi di cocaina e gli agenti, nel luglio scorso, hanno rinvenuto nel box di uno dei malviventi 50 grammi di cocaina, mezzo chilo di hashish e 553 pastiglie di una sostanza psicoattiva che, pochi giorni dopo il sequestro, è stata inserita nella tabella delle sostanze stupefacenti del Ministero della Salute.
A seguito dell'arresto da parte degli uomini della squadra mobile, è stata accertata l'identità di un ulteriore soggetto, riconosciuto come spacciatore di hashish nel quartiere genovese di San Fruttuoso.
IL COMMENTO
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