
"La situazione è grave - ha detto il presidente regionale di Confartigianato Giancarlo Grasso -. Nonostante il decreto sblocca-debiti, le imprese continuano a soffrire e 30 giorni di attesa dal pagamento dei crediti vantati verso gli enti pubblici restano un miraggio". Lo scenario ligure "è drammatico, anche se non appare tra i peggiori nel panorama italiano: ma quel salasso di 45 milioni imposto alle aziende per attendere i pagamenti della pubblica amministrazione vale lo 0,10 del Pil nazionale" In Liguria 2.714 imprese hanno la Pubblica amministrazione tra i clienti più significativi e quindi "soffrono maggiormente i ritardi dei pagamenti": 1.541 sono a Genova, 399 a Imperia, 241 alla Spezia e 534 a Savona. "Molte imprese soffrono la crisi - ha concluso Grasso -, ma chi lavora per la pubblica amministrazione paga anche lo scotto di ritardi che rischiano di mettere in ginocchio decine di aziende e di far perdere migliaia di posti di lavoro".
Così Luca Costi, Confartigianato Liguria, a Primocanale: "Le conseguenze di tutto questo ci sono già: molte imprese faticano vistosamente in un effetto domino. In molti sono al collasso. Nel sistema sanitario la situazione in Liguria su questo fronte è tra le peggiori. I ritrardi nei pagamenti arrivano a essere doppi rispetto a quelli di altri paesi".
IL COMMENTO
Genova e il Turismo, un rapporto complesso con i camerieri
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana