
"Ciò che sta succedendo è un fenomeno probabilmente classico, ma di una crudeltà inaudita", afferma l'avvocato, che si dice sempre più sconcertata dal comportamento dei compagni di classe della vittima.
"Il danno per lei è stato doppio. Oltre alla "violenza", ora le stanno tutti voltando le spalle, anche coloro che la sostenevano nel denunciare il fatto. Le mandano sms dicendo che è un'infame, che non doveva dire una cosa del genere, che è tutta una menzogna".
"La ragazza ha lasciato la scuola, l'ha fatto volutamente perchè l'ambiente non era più sano per lei", continua il suo avvocato, che poi aggiunge "chissà dove sarebbe potuta finire una forma di bullismo del genere. Noi non lo sappiamo e non lo sapremo mai".
Le indagini continuano e risulta necessario andare sempre più a fondo in questa storia.
"Ci teniamo a dire ancora una volta che qui non è successo nulla. Nessuno ha stuprato nessuno e quella ragazza si è inventata tutto". Lo ha detto un gruppo di coetanei e compagni di scuola della studentessa dell'istituto superiore che ha denunciato quattro suoi coetanei di averla molestata sessualmente nel bagno degli spogliatoi. Secondo quanto riferito dagli stessi studenti, la direzione scolastica dell'istituto ha invitato i ragazzi "a non prendere posizione".
"Ci e' spiaciuto leggere notizie inesatte e poco aderenti alla realta' rispetto ai fatti asseritamente accaduti a gennaio all'interno dell'istituto di Finale ligure, sui quali abbiamo un'indagine in corso.". Lo ha detto il procuratore della Repubblica presso il tribunale dei minori di Genova Cristina Maggia all'ANSA, rilevando che "una eccessiva enfatizzazione mediatica" contribuisce a accrescere il disagio e "stimola nei compagni condotte impulsive e non mediate che potrebbero avere anch'esse rilevanza penale".
IL COMMENTO
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