
Secondo il pm, questa enfasi ha provocato il crescente disagio dei minori coinvolti negli abusi sessuali negli spogliatoi di una scuola e indotto a "condotte impulsive" dei compagni che "potrebbero avere anch\'esse rilevanza penale". "E\' così - le fa eco l\'avvocato che difende la giovane vittima, Maria Teresa Bergamaschi -. Ci rendiamo conto che per questi ragazzi la violenza sessuale è solo lo stupro mentre tutto il resto per loro è soltanto \'uno scherzo\'".
Per questo misunderstanding "i ragazzi hanno inviato molti sms alla loro ex compagna di scuola invitandola a non dire menzogne - ha proseguito l\'avvocato - ma la ragazza nella sua denuncia non ha parlato né di stupro né di un rapporto orale. Ha raccontato che mentre un suo compagno di classe le premeva la faccia contro i genitali di un altro ragazzo, un terzo assisteva alla scena e un quarto faceva da palo. Per la giurisprudenza questa è violenza sessuale".
Ma i ragazzi pare che non lo capiscano, tanto che uscendo da scuola, ai giornalisti che ancora assediano l\'istituto dicono: "Non è successo nulla. Nessuno ha stuprato nessuno e quella ragazza si è inventata tutto". Anche l\' ex amica della vittima, quella che l\'aveva spinta a denunciare, ha inviato un messaggio alla ragazzina vittima della violenza dicendole: "ti sei inventata tutto". "Spero - ha detto l\'avvocato Bergamaschi - che anche lei sia rimasta vittima di questo qui pro quo". Messaggi ne ha ricevuti tanti, la giovane vittima, e ora assieme al suo avvocato sta vagliando la possibilità di avviare anche un\'azione penale. Due sms le sono arrivati anche da due componenti del \'branco\': il primo subito dopo esser stati scoperti nella palestra e un secondo qualche giorno dopo. Il loro contenuto però resta riservato anche se, secondo quanto appreso, nel secondo messaggino venga ripetuta la parola "scherzo".
IL COMMENTO
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