
Paolo Comanducci, preside della Scuola di scienze sociali dell'universita di Genova e candidato alle elezioni del Rettore che si svolgeranno a giugno, spiega la sua posizione sul caso Erzelli e commenta l’ultimatum di GHT all’università per il trasferimento di ingegneria: “L’ultimatum è fuori luogo, anche se probabilmente è stato soprattutto un tentativo di alzare la voce nell’ambito di una trattativa, ma comunque ci vuole prudenza. E ci vuole anche libertà mentale per dire no se deve essere no. Io credo che ci siano dei luoghi nella città (Fiera del Mare, Fiumara, Hennebique) che sicuramente sarebbero meno difficili dal punto di vista della logistica e che renderebbero più viva la città, rispetto a una dislocazione comunque un po’ isolata”.
Comanducci esprime poi un giudizio positivo sul nuovo ministro dell’istruzione Stefania Giannini, gia' rettore a Perugia, ed esprime la sua idea dell’Ateneo: “Non più verticistico, ma che ascolta molto la "periferia" cioè i dipartimenti e che invece che grandi opere pensa di più alla manutenzione e alla qualità della vita degli studenti”.
IL COMMENTO
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