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Il Presidente della Sampdoria Edoardo Garrone ha parlato ieri, dal palco del Centro Civico Buranello di Sampierdarena dove è intervenuto all'annuale festa dello Sport Club che ha consegnato il suo premio a Nenad Krstcic.

Garrone ha parlato anche del futuro e del suo modo di gestire la Sampdoria: "A volte mi dicono che sono, come dire, conservativo e cerco di non far sognare parlando del futuro. Io son fatto così perchè mi freno, perchè io sono molto tifoso e mi devo mordere la lingua per non dire quello che penso perchè poi si viene rinfacciati di essere persone che prendono in giro la gente. Purtroppo nel calcio di oggi ci sono troppi 'quaquaraqua' e non fa parte del mio modo di essere, non fa parte del modo di essere della mia famiglia, non era così mio padre e io non lo sarò mai 'quaquaraqua' come tanti.Questo è il motivo per cui non parlo mai del futuro se non in termini di impegno e dell'obiettivo di cercare di fare del nostro meglio".

Poi Garrone aggiunge: "Per il futuro, sapete il calcio è fatto di tante componenti: la capacità di fare le scelte giuste; servono competenze, le migliori possibili; gli investimenti sono necessari, ma non sono tutto, ci vuole una grande organizzazione e poi ci sono i fattori non prevedibili, come le fortune e le sfortune, a volte, perchè se il calcio fosse matematica sarebbe sicuramente meno bello di quanto lo è in realtà. Poi ci sono gli intoppi e i trabocchetti, lo sappiamo che a volte i risultati dipendono anche dagli altri, non solo da noi stessi. Però noi siamo abituati a guardare noi stessi, a non guardare gli altri, cercare di fare del nostro meglio e questo è il modo per cui ho incarnato lo spirito che aveva mio padre, cerco di portare avanti al meglio il mio compito di presidente di questa stupenda società, di questi stupendi colori".