"Quando sono passato col treno verso Savona nella zona dove era franato tutto mi sono fatto il segno della croce per me e per quelle 200 persone miracolate che quel giorno hanno rischiato di morirci sotto". Pippo Bottitta, artigiano edile di Imperia, è stato uno dei primi passeggeri a passare da Capo Rollo di Andora questa mattina all'alba lungo la linea ferroviaria appena ripristinata da Rfi. "Per andare a lavorare a Savona e Genova prima della frana riuscivo a raggiungere Savona in un'ora e mezza - racconta - dal 17 gennaio invece ho subito pesanti disagi: arrivavo al lavoro anche due ore dopo. Dire che era un'odissea è davvero poco. Ora finalmente si torna a viaggiare regolarmente".
Tanti i pendolari che in questi 46 giorni hanno viaggiato sui 25 autobus sostitutivi messi a disposizione da Trenitalia. Alcuni si sono arrangiati anche con "auto navette" proprie. "Abbiamo promosso viaggi organizzati fai da te per poter raggiungere Savona e Genova in auto dividendoci le spese di benzina e autostrada - dice Mara Lunghi di Sanremo - Ora finalmente si è tornati alla normalità".
STRADA LIBERA - Riaperta questa mattina alle 5 la linea ferroviaria Genova-Ventimiglia, ma è caos sugli orari e l'organizzazione dei convogli. Diversi disagi per i pendolari con ritardi, treni spostati, orari cambiati e assenza di informazioni per chi ha viaggiato in mattinata nel ponente sia online che nelle stazioni ferroviarie.
"Oggi è una grande giornata abbiamo lavorato sette giorni su sette anche in condizioni meteo avverse, ma possiamo sorridere perché abbiamo chiuso l'intervento dieci giorni prima. In quell'area i lavori continuano con la messa in sicurezza e con opere di stabilizzazione del versante che era franato il 17 gennaio". Lo ha detto Vincenzo Macello, direttore territoriale produzione Rfi Liguria, poco dopo il passaggio del primo treno da Capo Rollo di Andora dove lo scorso 17 gennaio è deragliato l'IC 660 Milano-Ventimiglia.
"Con oggi - ha proseguito Macello - viene ripristinato il collegamento ferroviario tra l'Italia e la Francia. Sono stati riaperti al traffico ferroviario quei 500 metri nel comune di Andora". Il primo treno, il regionale 2183 è passato alle 5.53 a velocità controllata. Tutti i convogli percorreranno il tratto ferroviario, dove ancora si lavora per la messa in sicurezza, con un rallentamento di velocità a 30 km/h con un allungamento dei tempi di viaggio di circa 20 minuti.
LUPI BACCHETTA MORETTI - “Dobbiamo smetterla di dire su un’opera finanziata se è utile o no. Lo stato ha deciso, ora si tratta di vincere la sfida della realizzazione”. Maurizio Lupi ministro delle infrastrutture in una intervista rilasciata a Primocanale replica duramente a Mauro Moretti che nei giorni scorsi aveva messo in dubbio l’utilità del terzo valico, sostenendo che per fare 150 chilometri le merci devono essere trasportate su camion e non tramite ferrovia.
"L'ingegner Moretti sarà al tavolo la prossima settimana - ha aggiunto Lupi - quando convocheremo i soggetti interessati per verificare lo stato avanzamento lavori sul terzo valico: ci sono risorse stanziate e appalti assegnati. Ricordo che il corridoio Rotterdam-Genova è uno dei corridoi ritenuti strategici da tutta l'Europa".
Lupi ha poi espresso soddisfazione sulla riapertura della linea ferroviaria del ponente ligure, riattivata oggi alle 5: “Abbiamo rispettato i tempi, ma è solo l’inizio. Avevo detto che occorrevano 5 settimane di tempo per rimuovere il treno che era diventato il simbolo dell'Italia che non funzione. E avevo detto che dovevamo impegnarci per l'apertura del cantiere del raddoppio. A me sembra che per una volta siamo passati dalle parole ai fatti".
A proposito del raddoppio il Ministro precisa: "Dalle notizie che mi da Rfi il cantiere è stato finalmente consegnato. Se così non fosse ci riattiveremo. Comunque i primi lotti sono stati consegnati, anche su questo comunque il meccanismo si è attivato e siamo in grado di vedere partire i lavori".
RIAPERTURA IN ANTICIPO - La linea ferroviaria Genova-Ventimiglia è stata riaperta "con dieci giorni di anticipo rispetto al programma iniziale e in meno di trenta giorni da quando Rfi ha ottenuto il nulla osta ad operare". E' quanto si legge in una nota di Rfi, nella quale si ribadisce che "in meno di 30 giorni è stato rimosso il treno, ripristinata l'infrastruttura, create le condizioni di sicurezza per la circolazione".
Rfi "malgrado l'area della frana fosse ancora sotto sequestro, grazie anche alla sinergia la procura della Repubblica di Savona e con i consulenti tecnici della procura stessa, ha potuto iniziare a lavorare incessantemente, dallo scorso 3 febbraio, affinché il tratto ferroviario interrotto fosse riattivato nel più breve tempo possibile".
"Dopo la demolizione del terrazzo privato che incombeva sulla ferrovia e il recupero del locomotore e dell'ultima carrozza via mare, sono stati ripristinati i binari e la linea di alimentazione elettrica e create le condizioni di sicurezza per la circolazione", prosegue il comunicato ne quale si sottolinea che per consentire la sistemazione definitiva dell'area, fino al 30 aprile i treni percorreranno il tratto interessato dalla frana, lungo circa 500 metri, a velocità ridotta con possibili allungamenti dei tempi di viaggio fino a 10 minuti.
La frana, ricorda Rfi, si è staccata il 17 gennaio da un terreno non di proprietà del Gruppo Fd ed ha investito l'Ic 660 Milano - Ventimiglia in transito in quel momento. Lunedì 3 febbraio è arrivato il nullaosta dalle autorità competenti e iniziano le attività propedeutiche alla rimozione del treno; mercoledì 12 febbraio inizia la demolizione della terrazza franata; domenica 16 febbraio sono state sganciate e rimosse le ultime tre carrozze non sviate dell'IC 660; lunedì 24 febbraio una chiatta attrezzata effettua dal mare operazioni di sollevamento e riposizionamento sui binari del locomotore e della carrozza sviati.
cronaca
Riapre linea ferroviaria con la Francia tra caos, ritardi e segni della croce
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