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L'onda blu di Marine Le Pen sommerge la Francia, ancora prima delle europee alle quali l'estrema destra viene data addirittura come probabile primo partito. Il Fronte nazionale dilaga nel sud, conquista il primo posto in città impreviste. Per la sinistra di Francois Hollande, che temeva di essere "punita" dagli elettori, la disfatta è totale, a Parigi ballottaggio all'ultimo voto fra le due candidate, a Marsiglia stravince la destra.

I due partiti principali e "classici" della politica francese, escono clamorosamente sconfitti nei numeri e nella sostanza da questo primo turno delle amministrative. 

La settimana che aspetta la politica francese si annuncia bollente. Saltando da uno studio tv all'altro, la bionda Marine Le Pen, sorridente, sfoggia anche serenità, mettendo spesso a tacere gli atterriti avversari: "è una vittoria straordinaria - ha detto - oggi i francesi si sono ripresi la loro libertà. Socialisti e destra UMP? Per noi non cambia niente, non ci alleiamo con nessuno. L'uno e l'altro fanno la stessa politica, le stesse cose". Da Parigi e Marsiglia, le due principali città di Francia, quelle in cui l'elezione del sindaco è più emblematica, la disfatta assume dimensioni disastrose per la gauche: nella capitale, la favoritissma Anne Hidalgo è ora costretta ad un ballottaggio difficile contro la candidata UMP, Nathalie Kosciusko-Morizet: la seconda ha un punto percentuale di vantaggio, ma la socialista vince nei due arrondissement chiave della capitale. Molto peggio per la gauche va a Marsiglia, dove Patrick Mennucci, il socialista che voleva scalzare il sindaco UMP Jean-Claude Gaudin, finisce al terzo posto, a vantaggio del candidato del Fronte nazionale. Il suo distacco è abissale, 20 punti. A destra si conferma al quarto mandato, con il 60% dei voti, Alain Juppé, sindaco di Bordeaux da sempre senza rivali e adesso principale indiziato per riunire la malandata destra in vista delle presidenziali 2017.

A Lille, la socialista Martine Aubry si conferma in testa con il 34% dei voti. Ma ha perso 12 punti percentuali rispetto al 2008.