cultura

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Un'opera in ceramica che raffigura i libri, la città e, sullo sfondo, una moschea e una sinagoga: Genova ricorda così la figura di don Balletto, "uomo di fede di libri e di carità", come è scritto sulla lapide di intitolazione del cortile maggiore di Palazzo Ducale, a lui dedicato.


Editore, teologo, intellettuale, cattolico aperto al confronto delle idee, don Balletto, morto a 77 anni nel 2008, era stato un forte sostenitore della convivenza tra culture diverse, sostenendo l'importanza del dialogo, dell'ascolto e dell'accettazione reciproci.


"Oggi e' una bella giornata, che non e' una memoria nostalgica di don Antonio Balletto che tutti abbiamo conosciuto, ma e' qualcosa che ravviva la nostra vocazione di cittadini e anche di cristiani. Don Antonio - ha detto l'arcivescovo di Genova cardinal Angelo Bagnasco - e' stato infatti una punta di diamante della cultura a Genova, persona di incontro tra culture e fedi diverse, dove lui cercava sempre la via della sintesi. Possiamo dire che e' l'uomo che ha fatto della cultura la forma della sua carita' peculiare". Prima della cerimonia è stato assegnato a don Luigi Traverso, per oltre 50 anni anni parroco di San Siro, il "Premio don Antonio Balletto".