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Forza Italia non vota il calendario dei lavori proposto in commissione Affari Costituzionali per esaminare il ddl costituzionale del governo. A quanto si apprende, la decisione degli azzurri sarebbe legata alla richiesta di calendarizzare al Senato la riforma elettorale insieme alla modifica del Senato e del Titolo V. Il senatore Donato Bruno di Fi, "ai sensi dell'articolo 53 del regolamento" di Palazzo Madama, nel corso della riunione della commissione ha chiesto alla presidenza di posporre il voto sul calendario del ddl costituzionale di riforma. Ciò per permette a Forza Italia di chiedere nella prossima capigruppo, come forza di minoranza, che l'Italicum venga calendarizzato subito.

L'ufficio di presidenza della commissione Affari costituzionali del Senato ha indicato la presidente della stessa commissione e senatrice del Pd, Anna Finocchiaro, come relatrice della riforma costituzionale del Senato, e il senatore della Lega Roberto Calderoli come relatore per la minoranza. I lavori inizieranno martedì 15 alle 12 con una prima riunione in commissione per fissare le prime audizioni.  "La sfida è farcela entro il 25 maggio, prima ce la facciamo meglio è". Lo afferma la senatrice del Pd Doris Lo Moro, a margine dell'ufficio di presidenza della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, che ha calendarizzato i lavori del ddl costituzionale di riforma del Senato. "Iniziamo martedì prossimo alle 12 - sottolinea - per le audizioni i tempi saranno strettissimi, speriamo di iniziare subito".


 "Secondo il M5S questo Governo non è titolato per presentare questa proposta di riforma. Noi ascolteremo e sulla base del confronto con la rete decideremo il da farsi. Ma le premesse non ci sono". Lo afferma Nicola Morra, senatore del M5S.

Ancora tensioni tra Pd e M5s sulle riforme alla Camera, questa volta in Commissione Affari costituzionali, dove è in corso l'audizione del ministro Maria Elena Boschi. Dopo un intervento assai critico sulle riforme del governo da parte di Danilo Toninelli, di M5s, ha preso la parola il capogruppo del Pd, Emanuele Fiano. Questi mentre stava parlando è stato interrotto dal pentastellato Riccardo Fraccaro, che lo ha sollecitato a concludere l'intervento. "Quando sarai tu presidente - ha replicato secco Fiano - mi potrai interrompere. Nel frattempo stai calmo o prenditi le goccine".