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Una vera e propria beffa, quella subita da "A passo d'Uomo" , cortometraggio diretto da Giovanni Aloi e girato a Genova con una troupe quasi interamente genovese che era stato selezionato per il concorso ufficiale al 67.mo Festival Internazionale del Cinema di Cannes (14-24 maggio). Un successo incredibile ed inaspettato, perché il film, girato l'estate scorsa con il sostegno e l'assistenza di Genova-Liguria Film Commission, aveva conquistato uno dei 10 ambitissimi posti, battendo la concorrenza di oltre 3400 cortometraggi provenienti da tutto il mondo.

Ma purtroppo la gloria  di "A passo d'uomo", che racconta la storia di un uomo battuto dalla vita ed è stato girato in alcune delle periferie urbane di Genova (dalla Diga di Begato alle "Lavatrici"), è durata lo spazio di poche ore. Poiché il film, contro le regole della competizione che ne proibisce la diffusione fuori dal paese d'origine prima di Cannes, era stato presentato dal produttore in alcuni Festival in Spagna e negli Usa, la giuria lo ha escluso dalla competizione ufficiale.

Il film sarà comunque presente nello spazio non competitivo "Short Film Corner" e Genova-Liguria Film Commission sta valutando le possibilità di presentarlo comunque in una proiezione-evento durante il Festival.