
L'assessore alla salute Claudio Montaldo ha scritto al direttore generale Mauro Barabino e al direttore sanitario Alessandra Morando evidenziando che "il comportamento del medico del padiglione 1 nei confronti della paziente è stato di notevole gravità".
La vigilia di Pasqua, una paziente di 19 anni è stata lasciata ore nel reparto in attesa degli esami e delle dimissioni dal medico di turno, obiettore di coscienza. Solo dopo avere chiamato la polizia, come è emerso ieri, è riuscita ad essere visitata. "Si è negata - ha spiegato l'assessore - la doverosa assistenza alla persona. Quanto avvenuto non c'entra nulla infatti con l'obiezione di coscienza, il medico avrebbe dovuto effettuare gli atti successivi all'interruzione della gravidanza che comportavano la verifica delle condizioni della ragazza e le sue dimissioni". Secondo l'assessore si tratta di "una vicenda sconcertante e molto grave".
Per questo Montaldo chiede "che tutte le strutture interessate abbiano indirizzi precisi, affinché tutto ciò non debba piu' succedere e non vengano meno i diritti delle persone all'assistenza".
IL COMMENTO
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