cronaca

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Il pm Luca Scorza Azzarà ha chiesto il rinvio a giudizio per l'ex sindaco di Genova Marta Vincenzi e altri 5 indagati nell'udienza preliminare per l'inchiesta sull'alluvione che nel novembre 2011 causò la morte di 4 donne e 2 bambine.

Secondo gli inquirenti, la macchina operativa della protezione civile non venne messa in moto. Non vennero chiuse le strade a rischio, né le scuole, né venne ordinato ai presidi di non fare uscire gli alunni e non fu bloccata la circolazione stradale.

Oltre all'ex primo cittadino sono indagati l'ex assessore alla Protezione civile Francesco Scidone, i dirigenti comunali Gianfranco Delponte e Sandro Gambelli. Sono accusati a diverso titolo di omicidio colposo plurimo, disastro colposo, calunnia e falso per aver redatto la relazione taroccata che sollevava l'amministrazione dalla responsabilità di aver sottovalutato il pericolo. Indagato per falso anche Roberto Gabutti, ex referente delle organizzazioni di Protezione civile di Genova.

"Non sono sorpresa dalla richiesta del pm. Ma sono fiduciosa, perché la nostra difesa è fondata. Aspetto fiduciosa che finisca tutto". E' il commento dell'ex sindaco di Genova Marta Vincenzi, affidato al suo legale Stefano Savi, dopo la richiesta di rinvio a giudizio nell'ambito dell'inchiesta sull'alluvione che nel novembre 2011 causò la morte di sei donne, di cui due bambine. "La richiesta del pm - ha sottolineato l'avvocato Savi - è scontata. Ma l'impostazione data dal pubblico ministero lascia aperti ampi spazi per la nostra difesa. Non sono stati introdotti nuovi elementi e non sono stati controbattuti gli elementi che noi abbiamo portato nelle nostre memorie e che abbiamo raccolto nel corso delle nostre indagini difensive