
Attualmente i posti di lavoro sono 1750, ma il rischio è che la revisione dell'accordo tagli il numero di dipendenti; un'ipotesi rigettata con forza da Cgil, Cisl e Uil, che oggi chiederanno la conferma dell'accordo firmato nel 2005.
"Oggi andiamo dal Governo per chiedere di rispettare un accordo che ha valore giuridico - ha detto a Primocanale Bruno Manganaro, di Fiom Cgil - I 1750 lavoratori non possono dimuire ancora, servono investimenti". Sul rischio di nuovi tagli e sul possibile rinnovo deggli ammortizzatori sociali, che scadranno a settembre, Manganaro dice: "Potete immaginare la nostra reazione se non si trovassero soluzioni".
IL COMMENTO
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