cronaca

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Un milione e 200mila euro di tangenti. E' la cifra che la ''cupola'' avrebbe chiesto all'imprenditore Enrico Maltauro in relazione ad appalti per l'Expo e per Sogin.


Lo ha spiegato lo stesso imprenditore, da quanto si è saputo, nell'interrogatorio davanti ai pm di Milano Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio. Maltauro ha confermato ai pm che 600mila euro li ha versati e poi aveva anche promesso di versare gli altri 600mila euro richiesti.

E' stato interrogato oggi Sergio Cattozzo, arrestato nell'ambito dell'inchiesta su Expò 2015. "Ha chiarito dando giustificazioni congruenti e fornendo le indicazioni che gli sono state richieste", ha detto l'avvocato Rodolfo Senes, uno dei difensori di Cattozzo.

Cattozzo, come hanno ripetuto più volte l'avv.Senes e il codifensore Michele Ciravegna, "ha risposto alle domande" e riferendosi ai post-it su cui, come ha ammesso lunedì scorso il politico, aveva annotato la contabilità dei soldi 'incassati' dall'imprenditore Enrico Maltauro, "ha chiarito - ha proseguito l'avvocato - il significato delle cifre". E come le ha spiegate quelle cifre? "Non voglio entrare nel merito perché ci sono indagini in corso", è stata la replica del legale.


I pm di Milano Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio hanno depositato oggi appello al Tribunale del Riesame contro il rigetto da parte del gip Fabio Antezza della richiesta di misura cautelare per 12 indagati nell'inchiesta con al centro appalti di Expo, di Sogin e della sanità lombarda. L'appello firmato dai pm riguarda, tra gli altri, anche le posizioni di due ex manager di Sogin, la società a partecipazione pubblica che si occupa dello smantellamento dei siti nucleari, Alberto Alatri e Giuseppe Nucci. Da quanto si è saputo, inoltre, l'imprenditore vicentino Enrico Maltauro e l'ex esponente dell'Udc Sergio Cattozzo, interrogati oggi, verranno convocati per nuovi interrogatori che si terranno all'inizio della prossima settimana.