
Indagano ad ampio raggio i carabinieri del nucleo investigativo di San Martino sulle profanazioni di sepolcri avvenute nei giorni scorsi nei cimiteri di Apparizione e Quinto. I militari nelle prossime ore invieranno una prima relazione alla Procura della Repubblica che aprirà un fascicolo di indagine. I reati che vengono fin qui ipotizzati sono diversi e vanno dalla violazione di sepolcro a vilipendio di cadavere. Il fatto più grave si è verificato nel piccolo cimitero di Apparizione dove i predoni hanno profanato la tomba di una coppia di genovesi (lui morto nel 1960 e lei nel 1993) dove sono stati estratti un femore ed un teschio abbandonati poco distanti. Accanto ai resti umani i militari hanno anche sequestrato un liquido di colore giallo sospetto. Non si esclude possa essere legato a qualche rito satanico ma neppure che possa essere stato dimenticato da qualcuno. La bottiglietta è stata sequestrata e sarà analizzata dagli esperti dell'Arma. Più modesto, invece, il raid avvenuto all'interno del cimitero di Quinto distante pochi chilometri da quello di Apparizione. I militari hanno constatato come siano state danneggiata alcune lapidi. Non è escluso che si possa trattare della stessa matrice.
IL COMMENTO
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