
Dopo la decisione di Burlando di non ricandidarsi e dopo l’indicazione del presidente, spiega Rossetti, “Lella ha ritenuto di poter essere la candidata. E ha iniziato una azione di presenza e un consolidamento sul territorio. E ha deciso di autocandidarsi. E’ un modo diverso da quello che ha fatto Renzi: Renzi è partito da solo. Anzi ha detto che si dovevano far fuori D’Alema, Bindi e Fioroni”. Di fatto prendendo le distanze dai suoi predecessori, cioè l’opposto di quanto fatto da Raffaella Paita.
Rossetti poi torna sulla sua possibile candidatura: “Io avevo dichiarato che ero disponibile alla candidatura, ma di fronte a una richiesta e a un consenso che può maturare nel tempo. Io ho avuto da sempre una storia legata al rapporto che ho avuto con il volontariato, con il mondo economico, con il mondo degli amministratori e con la politica. Un conto è telefonare e dire <<io mi candido e vieni con me>>. Io invece sto lavorando per dire insieme ad altri se mi candido, cosa possiamo fare e costruire insieme e chi può rappresentare meglio quella necessità di cambiamento che avvertiamo”.
IL COMMENTO
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