politica

2 minuti e 12 secondi di lettura
Dunque anche il consigliere del Nuovo centrodestra, Alessio Saso insieme al comunista col marchio dop Enrico Vesco passa nelle fila della lista a sostegno della candidata presidenta Raffaella Paita. Quando l'ho letto ieri mattina sul Secolo XIX per un attimo ho creduto di essermi confuso: invece di un pezzo di cronaca politica, infatti, pensavo che i miei occhi fossero scivolati sugli strepitosi Dialoghi Burlandiani (uaeo whauoe) di Matteo Monforte.


Invece no. Pare proprio che Saso abbia deciso il grande passo, anzi il salto, anzi la piroetta capriolata con doppio avvitamento. Lui fiero uomo della destra che si chiamava un tempo Alleanza Nazionale, già folgorato da Berlusconi e dagli epigoni ligustici del cavaliere non mette la parola stop alla sua carriera da canguro. Salta di qui, salta di là. Va dove ti porta il cuore, come direbbe Susanna Tamaro. Ho cercato su internet un po' di notizie sulla carriera politica del suddetto. E sono finito nello spazio che il sito della Regione Liguria riserva ai consiglieri. (leggetelo, ci sono anche i filmati degli interventi più emozionanti!) Dunque Saso si è occupato di integrazione del corpo forestale, di esenzione delle tariffe autostradali per le ambulanze, dei lavori autostradali sul tratto Zoagli-Chiavari eccetera.


Tutti temi interessantissimi. Ma politicamente chi è Saso? Con il massimo rispetto francamente non ricordo sue incisive azioni politiche a parte le ginniche piroette partitiche. Mentre ricordo benissimo quelle dell'assessore Vesco simpatico compagnone da raviolate che ha la peculiarità di "aprire tavoli" su tutto; dai pendolari abbandonati sui binari ai treni indecenti che hanno reso la Liguria una regione ferroviariamente da terzo mondo. Matteo Renzi è stato avvertito della scelta di Saso e Vesco? Lella gli hai twittato? E' ancora in Italia o ha chiesto asilo politico alla Merkel? An e Comunisti italiani erano una cosa seria! Lo ricordo bene, neri i primi, rossi i secondi. Opposti fieramente, diversi, sanguigni, militanti.


Dunque senza badare alle radici la Lel-lista si rimpolpa. E mentre Angiolino Alfano insegue i vu'cumprà da Alassio a Panarea armato di macchinetta per il bancomat, folgorato dal primo sole veramente estivo, i suoi seguaci scappano dal pollaio. Cercano un nuovo sole, quello dell'avvenire ligure. Povero Gianni Plinio, che cosa dirà, lui sì ex fascistone che ci crede davvero nella destra senza il bisogno di inseguire dei disperati che tentano di mettere insieme un panino al giorno. Un'idea ce l'ho: vu'cumprà (come li chiama elegantemente Angelino) andate a sedervi a uno dei tavoli aperti da Vesco. Raggiunteteli camminando sulle spiagge perché con i treni locali è impossibile. E chissà che Saso non vi serva due ravioli, saltati in padella.